L'importanza della formazione del personale

Il valore della formazione del personale

La formazione è uno dei processi più gestiti e presidiati nell’ambito dei dipartimenti di risorse umane per via dell’importanza che ha acquisito nel corso del tempo. Oggi non è possibile una strategia aziendale efficace senza che le persone siano messe nelle condizioni di apprendere con costanza, non tanto quantità di informazioni sempre nuove, ma la capacità stessa di apprendere mettendo in gioco le forme (paradigmi e abitudini) in cui sono immerse.

Il significato della formazione del personale

Cercando il significato del termine formazione incontriamo una definizione che ci riporta al “prendere forma” e, nel senso più nobile, ad assumere la propria sembianza. Il dizionario Garzanti lo definisce quel “continuo processo di acquisizione, attraverso lo studio e l’esperienza, di una fisionomia culturale o morale, o anche di specifiche competenze”.

Grazie alla formazione acquisiamo una forma, mettiamo in relazione sinergica quell’insieme degli aspetti, dei caratteri fondamentali che ci aiutano a potenziare gli aspetti che ci contraddistinguono.

L’azione del formare e del formarsi non è quindi qualcosa che ha solo a che fare con il rimanere al passo con i mercati, il business, le esigenze dei diversi reparti, ma vuol dire accompagnare una crescita che ci invita a cambiare, a mettere in discussione le prassi consolidate per sperimentare altro e attivare dei processi innovativi. In breve, la formazione non è solo una trasmissione di sapere, ma la sua stessa produzione.

Il gruppo è uno strumento formativo

Un piano di formazione del personale è ben più ampio di un corso, un master o una lezione, è un processo continuo e quotidiano utile a rinnovare un orientamento e una forma degli individui nel loro stare insieme. Attraverso la cooperazione si amplificano talenti e forze a cui nessuno avrebbe accesso altrimenti. Le relazioni in cui le persone che collaborano sono immerse sono una risorsa importantissima per la stessa formazione. Il lavoro di gruppo è una condizione elementare del lavoro e una risorsa enorme per la l’azienda, sia dal punto di vista produttivo che formativo:

il gruppo è lo strumento formativo per eccellenza e per certi versi il fine stesso del processo di apprendimento, una risorsa importantissima da saper gestire in quanto offre la possibilità di fare esperienza di visioni e comportamenti diversi e di confrontare diverse soluzioni. E’ inoltre un supporto emotivo indispensabile nelle fasi delicate di decostruzione e sperimentazione.

Il lavoro di gruppo se ben organizzato genera un circolo virtuoso di condivisione delle competenze e delle migliori pratiche sull’apprendimento reciproco, favorendo l’accesso a un sapere collettivo implicito, una comunicazione trasparente e sincera, la sinergia tra le persone, la crescita individuale e di gruppo. La formazione serve ad avviare o implementare tali processi virtuosi.

La formazione è inclusione del nuovo e del diverso

Il sistema della formazione deve integrarsi con l’ambiente esterno. Nel corso degli anni la globalizzazione dei mercati, l’informazione e l’automazione hanno imposto al mondo delle imprese un’accelerazione dei processi e della capacità di assimilarli mai vista prima. Le risorse umane in questo scenario divengono un elemento centrale per lo sviluppo aziendale.

Se il mondo è in costante mutamento, la formazione diventa l’anello di congiunzione tra le tendenze esterne e l’allineamento interno alla azienda. Attraverso la formazione possiamo gettare uno sguardo nel mondo per interpretarne la tendenza e agire di conseguenza.

In un contesto fortemente legato all’innovazione e all’acquisizione di processi in grado di far emergere una nuova visione del mondo, la formazione rappresenta anche l’unica vera base possibile per promuovere processi inclusivi necessari a introdurre in azienda le competenze utili. Oggi un’azienda non ha molti margini per agire con profitto se coltiva un ambiente chiuso, incapace di attrarre talenti. Ogni forma di discriminazione o anche solo di disattenzione verso le identità sostanziali delle persone si trasforma in un disincentivo alla partecipazione di molti, a volte dei più capaci, e quindi alla condivisione del purpose aziendale. Non dimentichiamo che nel 2030 si ipotizza che il 70% delle risorse umane apparterrà alla generazione Z, una generazione molto sensibile alle tematiche di inclusione.

Nuove leve per la formazione

Un piano di formazione efficace è sempre un processo collettivo che attraversa tutta l’organizzazione aziendale, dai manager ai lavoratori.

Solitamente la formazione ha un target specifico all’interno dell’azienda, che sia la figura HR, il manager o l’imprenditore, ma ha senso pensare che una formazione aziendale sistemica debba saper evidenziare l’intreccio reale di responsabilità presenti in azienda e quindi essere trasversale e in grado di comunicare a tutti le prospettive, le potenzialità e le difficoltà di ogni funzione, al fine di trovare il modo migliore di agire la propria.

La formazione ha il compito di rendere comprensibile la complessità dei rapporti tra organizzazione interna e ambiente e per farlo pensiamo debba iniziare a sperimentare strumenti adatti a potenziare la trasversalità tra le figure responsabili e l’eterogeneità dei campi disciplinari con cui si affrontano le tematiche.

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